martedì 18 marzo 2025

Genuino o artificiale?

 Il 2025 ha già qualche mese, sulle piste da sci i macchinari lavorano a pieno ritmo per generare neve artificiale, insieme ai "batti-pista" come li chiamavo io da piccolo, certo il nome "gatto delle nevi" è più fantasioso ma rende meno ciò che quei macchinari fanno per rendere compatto il manto nevoso e regalare agli sciatori una pista perfetta. Chi ha avuto la fortuna di passare mentre erano in funzione avrà notato quel piccolo arcobaleno che si forma unica cosa genuina in questo mondo ormai sempre più artificiale. 

Come ormai si sa, vedere la neve naturale è appannaggio solo di piste a determinate altitudini e questo mi da lo spunto per parlare di questo clima che è sempre più pazzerello anche se i negazionisti del cambiamento climatico ne minimizzano gli effetti evidenti che ci sono in questo nostro mondo. E così la neve viene sempre più generata e come la neve ogni prodotto viene sempre più elaborato, il progresso porta a sempre nuove scoperte per migliorare questa nostra vita, diventiamo sempre più vecchi, ma stiamo perdendo le sensazioni che ci davano più vita vera. Il profumo di un bosco, alla mattina, quando la rugiada ha bagnato le foglie è ancora una cosa che fortunatamente il progresso non ha cancellato.

 Eppure viviamo in città sempre più caotiche e gli stessi profumi dei prodotti che acquistiamo sono spesso un inganno. Un giorno ho visto un documentario dove spiegavano come il gusto di fragola veniva generato usando la ciliegia e qualche altro frutto che non ricordo, c'erano dei bambini che assaggiavano e tutti avrebbero giurato che era fragola, anche se di fragola non ce n'era l'ombra. Veniamo continuamente ingannati con profumi e sapori finti che ci illudono continuamente, ieri parlavo con mia figlia del sapore del latte appena munto che ho avuto la fortuna di assaggiare, ora quel latte è solo un ricordo, abbiamo questa sostanza bianca sempre più raffinata che si brucia nella pentola e lascia quella polverina che ti da l'idea di cosa è fatto. Per i vini è lo stesso, la guerra dei prezzi ha fatto sì che anche il vino subisse la stessa sorte, ma non voglio insultare i produttori di vini, quelli veri, ma che certo non si trovano nel supermercato a prezzi che sono troppo bassi perché sia vino vero. 

Eppure compriamo, l'illusione del sapore creato in laboratorio, comunque ci appaga, con una spesa minima per avere ogni giorno il vino sulla tavola. Personalmente ne faccio a meno e preferisco prendere una volta ogni tanto una bottiglia buona. Ieri sempre mia figlia mi ha detto che mia mamma le ha raccontato di quando pascolava le mucche e si faceva tirare prendendogli la coda. Che bella immagine, genuina. Ora se non in alcuni altopiani, le mucche sono allevate in recinti molto stretti, non hanno una vita ma sono solo all'ingrasso. E così anche la carne ha sempre meno sapore. Se vedeste alcuni documentari sugli allevamenti capireste quanto sia innaturale la vita di quei poveri animali. Premetto che non sono vegetariano, anche se il discorso che sto facendo potrebbe portare a pensarlo, mi sto limitando a raccontare come stiamo vivendo e di cosa ci nutriamo. E se è vero che "sei quello che mangi" mi domando quanto siamo diventati inconsciamente artificiali. Sicuramente nel nostro corpo ormai sono presenti particelle di plastica che non riusciamo ad espellere e che ci regaleranno una vecchiaia con tanti problemi. 

Ma cosa ci vuoi fare, il tagliere di plastica è più comodo di quello di legno che si logora e si rovina. La praticità a volte ci porta a perdere il buon senso di vivere pensando anche a noi stessi. Questa genuinità che ormai si è persa dove ci porterà? Godete dei momenti naturali che vivete, ci sono cose che i nostri stessi figli non potranno più assaporare, cerchiamo almeno noi di insegnargli ad apprezzare un tramonto, il profumo della resina ed ogni cosa che in futuro verrà abbandonata per vivere attaccati ai cellulari, queste fredde macchine che stanno rovinando i nostri figli con tutte quelle immagini virtuali che fanno perdere la realtà che li circonda. Mi figlia ha iniziato ora ad apprezzare i libri, fino in tenera età l'abbiamo spronata a leggere, senza risultato, ora vedere che si appassiona ad un libro mi da l'idea che forse non è ancora tutto perduto per la loro generazione.

sabato 23 ottobre 2021

Siamo tutti "malati"

Non parlero’ di Covid, ma di altre malattie e disturbi poco comuni o perlomeno nascosti fino a pochi anni fa.

Ho scoperto da poco che mia figlia soffre dei disturbi di discalculia, disgrafia e disortografia.

Parole che per me avevano un significato vago fino ad oggi e che ora assumono contorni molto più definiti.

Quando eravamo piccoli, e parlo della mia generazione, non esistevano nemmeno queste parole e le difficoltà che creano e creavano questi disturbi allora non riconosciuti facevano solo passare lo studente per uno “scansafatiche”.

Ricordo che ogni commento inerente alla mia scrittura era accomunato alle parole “zampa di gallina”. Magari era disgrafia? 

Oggi come oggi non ha più importanza sapere se era questo oppure no, la scrittura amanuense è sparita con l’avvento dei computer che hanno di fatto causato l’estinzione delle care e vecchie lettere che amavo scrivere a quei tempi.

Studiando in quel di Pavia ho avuto la possibilità di leggere alcuni libri di psicologia, poiché ero in appartamento con un ragazzo che studiava la materia.

Mi sono stupito come mi ritrovassi un alcune cose citate in questi libri, piccole cose o manie, irrilevanti per il vivere comune ma comunque presenti e sono giunto alla convinzione che chiunque sfogliando quei testi si ritrovi in qualche pagina.

Da qui il titolo di questo post “Siamo tutti malati”, una mia costatazione sulle persone che nel loro mondo hanno tutte quel qualcosa che di fatto non costituisce una malattia, ma solo una mania. Per ognuno di noi esiste qualcosa che ci rende anche quello che siamo.

Capita di sentire parlare di qualcuno riferendosi a qualche mania particolare che lo caratterizza. Ma fa parte di noi, del nostro bagaglio cognitivo e di cio’ che le esperienze hanno forgiato nel nostro animo.

A questo punto mi chiedo: ma la persona sana completamente esiste? E se sì in questo mondo di malati, sarebbe considerata anormale?

Viva le infinite sfaccettature che caratterizzano ogni essere vivente al mondo sia animale che umano, perché costituisce quello che rende il mondo un posto meraviglioso, e se avete qualche “malattia” non preoccupatevi, siete tutti in buona compagnia!!!



Ps. per chi volesse saperne qualcosa con un po' di umorismo suggerisco il video di Davide Van De Sfroos in un incontro all'università degli Studi dell'Insubria: https://www.youtube.com/watch?v=1YiDZ7pT3wU

martedì 18 maggio 2021

La pandemia è finita!!!

 Questo è quello che trapela ovunque, scuole che organizzano pranzi al ristorante per la fine dell'anno scolastico, dj radiofonici che inneggiano e sottolineano la bellezza degli aperitivi, persone che seguono come pecore quanto in tv ci stanno propinando: "i numeri calano, stiamo per uscire dalla pandemia".

Ce l'abbiamo fatta! sembra sentirsi ovunque, le mascherine ormai sono solo del "paramenti" giusto per il rispetto della legge, ma non per il rispetto del tuo vicino, C'è anche la moda "paragomito" chiaramente lo stesso gomito in cui starnutisci, giusto per non smentirci.

Siamo a Verbania, un operatore telecom intervenuto per un problema di linea mi ha detto: " ma qui da voi la pandemia è finita? Vengo da Torino e lì stanno tutti a casa ed escono solo se necessario, qui da voi sembra un'estate come tante."

La voglia che sia finita è tanta, ma non bisogna dimenticare che i morti continuano ad esserci, sempre di meno, pero' ci sono. Amici hanno perso parenti perché hanno voluto fare un pranzo che era "indispensabile". Che dire, forse il significato stesso della vita perde di valore con le agiatezze della nostra era, o forse ormai come tutte le notizie, ci siamo "abituati" alle notizie come le guerre nel mondo che ormai sono solo un sottofondo nei telegiornali, ma anche lì persone muoiono!

Sono indignato dalla mancanza di sensibilità per le persone fragili, per chi fa di tutto per evitare di ammalarsi e poi si ritrova il "superficiale" che gli starnutisce in faccia e suo malgrado magari ci lascia le penne.

Questo è solo un mio sfogo, e so per certo che tanti non la pensano come me, alcuni non considerano nemmeno la realtà di una pandemia che secondo loro nemmeno esiste.

Credo che solo chi ha provato sulla propria pelle cosa significhi perdere un famigliare, o stare nel letto di un ospedale senza sapere se potrà vedere il giorno seguente, può comprendere la vastità di questo problema. Come tutti spero che i vaccini servano a debellare questa malattia il più presto possibile, anche se temo per il futuro. 

Ora lo guardo con occhi diversi, forse lo gusto di più, perchè "di doman non c'è certezza".

Un saluto a tutti


Marco




lunedì 9 marzo 2020

Ne resterà solo uno?

Dopo tanto tempo sento il bisogno di scrivere un mio punto di vista, meramente personale, su quanto sta accadendo in Italia.
L'Italia rischia perché è piena d'italiani.
Ognuno a modo suo, ognuno che considera: "Fatta la legge, trovato l'inganno"
Siamo una democrazia fatta da persone irresponsabili che pensano solo al proprio benessere a scapito della collettività.
Stasera al telegiornale hanno mostrato un'intervista ad un signore anziano a cui è stato chiesto perché non era a casa. La risposta: "Di qualcosa bisogna pur morire" e alla domanda seguente "Così facendo rischia di infettare altre persone" la risposta è stata: "No , non è vero".
Beh, penso che quell'uomo di sale in zucca ne abbia veramente poco e che sia un mero egoista, di sicuro non è un dottore che sa i pericoli che tutte le persone della sanità stanno adesso affrontando al costo di immani sacrifici.
Agli operatori sanitari mando il mio ringraziamento, per il lavoro che stanno facendo incuranti dei turni, del riposo e della loro stessa famiglia, per il bene collettivo.
La Cina è intervenuta in maniera radicale bloccando rigorosamente fabbriche, trasporti, scambi internazionali e quant'altro era necessario per affrontare la situazione, il loro risultato è stato di una infezione dell' 1% della popolazione.
Qui da noi alcune città sono arrivate al 10%!!!
In capo a 10 giorni avremo un numero di morti superiore a quello che c'è stato in Cina.
Chiaramente qui siamo in un paese democratico e le restrizioni imposte da un paese come la Cina con un regime definito da alcuni dittatoriale, qui non sarebbero applicabili.
Ma sapere che gli aperitivi ai navigli di Milano continuano, che a Savona le spiagge sono affollate, e che in montagna ci si accalca sugli impianti da sci, mi fa pentire di essere italiano.
I posti per la terapia intensiva si stanno via via esaurendo, Il fuggi fuggi da Milano bloccata (solo a parole, visto che la stazione di Milano ha fatto partire regolarmente i treni) porterà ad una nuova ondata di casi nei posti in cui le persone in fuga si stanno dirigendo.
La paura è il vero nemico e va a braccetto con l'incoscienza. Due estremi che non fanno bene a nessuno, ma inducono panico e menefreghismo per gli altri.
A chi è morto un parente di sicuro non sentiremo dire:"Sarebbe morto comunque anche se non ci fosse stato il Coronavirus".
Finché i morti sono degli ALTRI non ci facciamo caso, siamo perennemente bombardati da immagini di persone che soffrono e che stanno morendo, da considerare la morte dei nostri simili una mera notizia.
Ne resterà solo uno? Non credo, la popolazione continuerà a vivere, conteremo i morti e continueremo a vivere e pian piano ci dimenticheremo anche di questo, come una cosa del passato, come tutte le altre epidemie che ormai sono solo un rigo in una pagina di storia e che solo chi le ha vissute ricorda.
Quel che è peggio è che siamo ancora lontani dall'apice di quanto succederà, ormai in tal senso mi sento fatalista, e , a mio parere,  difficilmente sarà fermato il virus.
Invito tutte le persone a rimanere a casa quanto più possibile, non sono un divo della tv, né un protagonista di qualche show, ma solo un cittadino che crede che solo se faremo qualcosa in prima persona, mettendo da parte le cose futili, l'Italia potrà uscire da questa situazione.



martedì 13 gennaio 2015

"Je ne suis pas Charlie"

Con questo titolo provocatorio vado controcorrente.
Chiarisco subito che condanno in maniera assoluta quanto è stato fatto al giornale di Parigi e da questo punto di vista "Je suis Charlie", ma critico la satira rivolta verso icone di altri paesi, paesi nei quali la libertà di parola, che è presente da noi, non sussiste, paesi in cui vige la dittatura ed il libero pensiero viaggia nei sotterranei della civiltà, dove dire qualcosa di sbagliato puo' farti rischiare la vita, per questo credo che la satira si possa fare, ma solo in casa propria, dove è possibile farla perché c'è libertà, ma non mi sento di giudicare con vignette cio' che per altri ha un valore differente, perché di fatto manca così il rispetto delle altre tradizioni.
Forse saro' additato per questo, e così si dimostra che non esiste veramente il libero pensiero.
Non condivido in alcun modo l'utilizzo della forza e della guerra per imporre la fede, tenete presente che nella nostra storia sono state fatte guerre in nome della fede (Crociate) che in realtà erano confronti tra entità politiche che si proponevano semplicemente di ampliare i propri confini.
La fede nella propria religione è e deve essere una scelta libera di ogni individuo.
Spero che questi scontri cessino di esistere, ma so che comunque è utopia, perché purtroppo il fanatismo esiste e continuerà ad esistere, quelli che pagano sono persone innocenti, persone alle quali non è neppure indirizzata la violenza che si è scatenata.
Cosa c'entrava quel poliziotto col giornale della satira? Perché è stato così barbaramente ed inutilmente ucciso?.
Eppure è successo, se ogni persona avesse il proprio bambino nella piazza dove pensa di fare un attentato, forse non lo farebbe?
Credo purtroppo che lo farebbe lo stesso, lo dimostra la morte della bambina di 10 anni che si è fatta o l'hanno fatta esplodere uccidendo 19 persone.
Perché? Io chiedo perché debbano morire le persone e soprattutto i bambini in questo modo.
Chiudo in un silenzio senza parole in memoria delle persone che sono morte.....


giovedì 20 dicembre 2012

La fine, l'inizio o .... il nulla?


Eccoci arrivati, manca un giorno alla fine del mondo, così dicono in tanti, così è stato profetizzato, ma prima tre giorni di eclissi o black out.
Beh, il sole stamattina splendeva apparentemente tranquillo nel cielo, la tv funziona ancora, quindi le tempeste solari che causerebbero il black out delle trasmissioni di ogni genere, ancora non si è verificato.
Siete pentiti? Siete pronti? Il dubbio l'ho avuto anch'io e volevo fare tante cose per essere pronto, invece sono arrivato qui senza aver fatto nulla o molto poco.
D'altra parte se qualcosa succedesse sarebbe catastrofico e non servirebbero sicuramente una decina di scatolette di carne per sopravvivere.
Sono sempre stato scettico in merito a questa ipotetica fine, il pianeta Nabiru che sarebbe dovuto passare vicino alla terra o è trasparente o non si vede, l'unico dato veramente concreto è che l'asse terrestre si è spostato negli ultimi 2/3 anni molto più che negli ultimi 50, il che fa pensare che siamo prossimi ad un'inversione del polo magnetico terrestre con conseguente arresto della rotazione terrestre e riavvio in rotazione contraria, con  conseguenti cataclismi di ogni genere, dai terremoti alle maree, etc etc.
Qualcosa sta succedendo, perché anche se è una cosa banale, davanti a casa ho una montagna che dubito si sia spostata e fino all'anno scorso il sole spariva dietro a questa montagna alla metà di novembre verso mezzo giorno, quest'anno invece, fin quasi alla metà di dicembre era ancora scoperto, qualcosa oggettivamente è cambiato, qualcosa sta succedendo, o succederà nei prossimi 10, 100 anni.
Fra 100 anni obbiettivamente non sarà più un mio problema a meno che qualcuno non inventi un elisir di lunga vita (secondo me i parlamentari già lo possiedono)
Riprendo il discorso interrotto per lavoro, ora mancano solo una manciata di minuti e tutto è tranquillo, la quiete PRIMA della tempesta?
Per ora l'unica cosa che sta arrivando è il sonno, auguro a tutti una bella dormita senza incubi apocalittici.
Quando (se) ci sveglieremo domani vedremo il mondo nuovo, perché in ogni caso, il mondo di ieri è comunque una cosa passata.
La paura della fine ha portato tanti, me compreso, pur essendo scettico, a riflettere sui valori della vita e sulle cose che davvero contano.
Mi domando se domani qualcuno svegliandosi e non trovando cambiamenti impazzirà per la lunga aspettativa, ignorerà la cosa come l'ennesima trovata pubblicitaria, oppure cambierà qualcosa della propria vita per introdurre un cambiamento.
Ci saranno anche persone che diranno di non averci mai pensato, ma sfido chiunque a mettere la mano sul fuoco e giurare di non averci fatto almeno un pensierino, dopo tutto siamo stati bombardati dal questa profezia, se ne parla ovunque e l'uomo, si sa, è un essere influenzabile, altrimenti non farebbero la pubblicità per ogni cosa.
Ora vado a nanna, prima della fine del mondo e spero che almeno i miei sogni non siano interrotti dalla pubblicità.
Saluti ai fedelissimi che seguono i miei sporadici post e Buone Feste a tutti quanti :O)

mercoledì 7 marzo 2012

Dedicato a chi... sa aspettare!

Eccomi di nuovo dopo una lunga pausa, pausa fatta di matrimonio, viaggio di nozze ed altre cosucce del genere che occupano un po' la vita :O)
Chi sa aspettare? Io faccio parte di quelle persone che aspettano, aspettano qualcosa che cambi il mondo, forse non tutto ma il loro piccolo mondo. Tutti o quasi stiamo aspettando il 21 dicembre 2012, cosa succederà? 
Qualcosa succederà, per lo meno si spera che qualcosa succeda per cambiare in meglio questa nostro piccolo pianeta su cui viviamo, se non succederà nulla, ho come l'impressione che tante persone che speravano in qualcosa non riusciranno a rimanere indifferenti al nulla. 
E così forse ognuno farà in modo di cambiare la propria vita, chi basandosi sul fatto che per cambiare deve fare qualcosa in prima persona, chi invece, per debolezza lascerà questo mondo che non cambia per lui. 
Io aspetto, mi auguro che qualcosa succeda o in caso contrario che quel non succedere smuova le persone in maniera positiva, se questo accadrà, sarà comunque l'inizio di una rivoluzione. Come nel film "Un sogno per domani", tutto inizia con una frase: "Vi piace il mondo così com'è?" Il protagonista, un piccolo bambino inizia a compiere delle buone azioni e chiede ad ognuno che riceve queste buone azioni, di fare altrettanto, con altre tre persone. Una sorta di "Catena di Sant'Antonio" in positivo.
Per rendere l'idea vi racconto di una leggenda sull'inventore degli scacchi:
invitato dal compiaciutissimo sovrano a chiedere qualunque cosa volesse, come ricompensa per il meraviglioso gioco ideato, anziché onori, terre e ricchezze “si limitò” a chiedere un chicco di grano per la prima casella della scacchiera, due chicchi per la seconda, quattro per la terza e così via raddoppiando fino alla sessantaquattresima, ultima casella.
Il re acconsentì, dando ordine ai suoi ministri di provvedere, ma ben presto fu chiaro che quella che appariva come una modesta e frugale richiesta era in realtà una esorbitante, provocatoria pretesa, giacché tutti i granai del regno e dell’intera Terra non sarebbero bastati a soddisfarla.
Per i più curiosi la cifra è 18.446.744.073.709.551.615.
Ora immaginate tre buone azione fatte ogni una ricevuta, con soli 64 passaggi, saremmo ben oltre questa cifra di buone azioni (2 elevato 64 è nettamente meno di 3 elevato 64). Che mondo sarebbe? Considerato poi che non siamo in 64 ma alcuni miliardi di persone...
Ad ogni modo, tornando nella realtà io stesso comunque sarò deluso se qualcosa non succederà alla fine di questo anno, magari la civiltà come noi la conosciamo cesserà di esistere a favore di un qualcosa di migliore e meno terreno. Già un mondo pieno di buone azioni sarebbe decisamente un mondo diverso!
Beh, cominciamo? Il 21 dicembre è vicino, è ora di iniziare a compiere qualche buona azione ;O)