Il 2025 ha già qualche mese, sulle piste da sci i macchinari lavorano a pieno ritmo per generare neve artificiale, insieme ai "batti-pista" come li chiamavo io da piccolo, certo il nome "gatto delle nevi" è più fantasioso ma rende meno ciò che quei macchinari fanno per rendere compatto il manto nevoso e regalare agli sciatori una pista perfetta. Chi ha avuto la fortuna di passare mentre erano in funzione avrà notato quel piccolo arcobaleno che si forma unica cosa genuina in questo mondo ormai sempre più artificiale.
Come ormai si sa, vedere la neve naturale è appannaggio solo di piste a determinate altitudini e questo mi da lo spunto per parlare di questo clima che è sempre più pazzerello anche se i negazionisti del cambiamento climatico ne minimizzano gli effetti evidenti che ci sono in questo nostro mondo. E così la neve viene sempre più generata e come la neve ogni prodotto viene sempre più elaborato, il progresso porta a sempre nuove scoperte per migliorare questa nostra vita, diventiamo sempre più vecchi, ma stiamo perdendo le sensazioni che ci davano più vita vera. Il profumo di un bosco, alla mattina, quando la rugiada ha bagnato le foglie è ancora una cosa che fortunatamente il progresso non ha cancellato.
Eppure viviamo in città sempre più caotiche e gli stessi profumi dei prodotti che acquistiamo sono spesso un inganno. Un giorno ho visto un documentario dove spiegavano come il gusto di fragola veniva generato usando la ciliegia e qualche altro frutto che non ricordo, c'erano dei bambini che assaggiavano e tutti avrebbero giurato che era fragola, anche se di fragola non ce n'era l'ombra. Veniamo continuamente ingannati con profumi e sapori finti che ci illudono continuamente, ieri parlavo con mia figlia del sapore del latte appena munto che ho avuto la fortuna di assaggiare, ora quel latte è solo un ricordo, abbiamo questa sostanza bianca sempre più raffinata che si brucia nella pentola e lascia quella polverina che ti da l'idea di cosa è fatto. Per i vini è lo stesso, la guerra dei prezzi ha fatto sì che anche il vino subisse la stessa sorte, ma non voglio insultare i produttori di vini, quelli veri, ma che certo non si trovano nel supermercato a prezzi che sono troppo bassi perché sia vino vero.
Eppure compriamo, l'illusione del sapore creato in laboratorio, comunque ci appaga, con una spesa minima per avere ogni giorno il vino sulla tavola. Personalmente ne faccio a meno e preferisco prendere una volta ogni tanto una bottiglia buona. Ieri sempre mia figlia mi ha detto che mia mamma le ha raccontato di quando pascolava le mucche e si faceva tirare prendendogli la coda. Che bella immagine, genuina. Ora se non in alcuni altopiani, le mucche sono allevate in recinti molto stretti, non hanno una vita ma sono solo all'ingrasso. E così anche la carne ha sempre meno sapore. Se vedeste alcuni documentari sugli allevamenti capireste quanto sia innaturale la vita di quei poveri animali. Premetto che non sono vegetariano, anche se il discorso che sto facendo potrebbe portare a pensarlo, mi sto limitando a raccontare come stiamo vivendo e di cosa ci nutriamo. E se è vero che "sei quello che mangi" mi domando quanto siamo diventati inconsciamente artificiali. Sicuramente nel nostro corpo ormai sono presenti particelle di plastica che non riusciamo ad espellere e che ci regaleranno una vecchiaia con tanti problemi.
Ma cosa ci vuoi fare, il tagliere di plastica è più comodo di quello di legno che si logora e si rovina. La praticità a volte ci porta a perdere il buon senso di vivere pensando anche a noi stessi. Questa genuinità che ormai si è persa dove ci porterà? Godete dei momenti naturali che vivete, ci sono cose che i nostri stessi figli non potranno più assaporare, cerchiamo almeno noi di insegnargli ad apprezzare un tramonto, il profumo della resina ed ogni cosa che in futuro verrà abbandonata per vivere attaccati ai cellulari, queste fredde macchine che stanno rovinando i nostri figli con tutte quelle immagini virtuali che fanno perdere la realtà che li circonda. Mi figlia ha iniziato ora ad apprezzare i libri, fino in tenera età l'abbiamo spronata a leggere, senza risultato, ora vedere che si appassiona ad un libro mi da l'idea che forse non è ancora tutto perduto per la loro generazione.