lunedì 9 marzo 2020

Ne resterà solo uno?

Dopo tanto tempo sento il bisogno di scrivere un mio punto di vista, meramente personale, su quanto sta accadendo in Italia.
L'Italia rischia perché è piena d'italiani.
Ognuno a modo suo, ognuno che considera: "Fatta la legge, trovato l'inganno"
Siamo una democrazia fatta da persone irresponsabili che pensano solo al proprio benessere a scapito della collettività.
Stasera al telegiornale hanno mostrato un'intervista ad un signore anziano a cui è stato chiesto perché non era a casa. La risposta: "Di qualcosa bisogna pur morire" e alla domanda seguente "Così facendo rischia di infettare altre persone" la risposta è stata: "No , non è vero".
Beh, penso che quell'uomo di sale in zucca ne abbia veramente poco e che sia un mero egoista, di sicuro non è un dottore che sa i pericoli che tutte le persone della sanità stanno adesso affrontando al costo di immani sacrifici.
Agli operatori sanitari mando il mio ringraziamento, per il lavoro che stanno facendo incuranti dei turni, del riposo e della loro stessa famiglia, per il bene collettivo.
La Cina è intervenuta in maniera radicale bloccando rigorosamente fabbriche, trasporti, scambi internazionali e quant'altro era necessario per affrontare la situazione, il loro risultato è stato di una infezione dell' 1% della popolazione.
Qui da noi alcune città sono arrivate al 10%!!!
In capo a 10 giorni avremo un numero di morti superiore a quello che c'è stato in Cina.
Chiaramente qui siamo in un paese democratico e le restrizioni imposte da un paese come la Cina con un regime definito da alcuni dittatoriale, qui non sarebbero applicabili.
Ma sapere che gli aperitivi ai navigli di Milano continuano, che a Savona le spiagge sono affollate, e che in montagna ci si accalca sugli impianti da sci, mi fa pentire di essere italiano.
I posti per la terapia intensiva si stanno via via esaurendo, Il fuggi fuggi da Milano bloccata (solo a parole, visto che la stazione di Milano ha fatto partire regolarmente i treni) porterà ad una nuova ondata di casi nei posti in cui le persone in fuga si stanno dirigendo.
La paura è il vero nemico e va a braccetto con l'incoscienza. Due estremi che non fanno bene a nessuno, ma inducono panico e menefreghismo per gli altri.
A chi è morto un parente di sicuro non sentiremo dire:"Sarebbe morto comunque anche se non ci fosse stato il Coronavirus".
Finché i morti sono degli ALTRI non ci facciamo caso, siamo perennemente bombardati da immagini di persone che soffrono e che stanno morendo, da considerare la morte dei nostri simili una mera notizia.
Ne resterà solo uno? Non credo, la popolazione continuerà a vivere, conteremo i morti e continueremo a vivere e pian piano ci dimenticheremo anche di questo, come una cosa del passato, come tutte le altre epidemie che ormai sono solo un rigo in una pagina di storia e che solo chi le ha vissute ricorda.
Quel che è peggio è che siamo ancora lontani dall'apice di quanto succederà, ormai in tal senso mi sento fatalista, e , a mio parere,  difficilmente sarà fermato il virus.
Invito tutte le persone a rimanere a casa quanto più possibile, non sono un divo della tv, né un protagonista di qualche show, ma solo un cittadino che crede che solo se faremo qualcosa in prima persona, mettendo da parte le cose futili, l'Italia potrà uscire da questa situazione.